Agosto 2014
L'idea di costruire un corpo in legno per la mia ultima trocia "mini AA corpo intercambiabile" è venuta immediatamente.
Il mio primo esperimento l'ho fatto con un pezzo di legno di rovere che mi ha dato un amico, ricavato dallo smantellamento di un vecchio carretto che ha più di 100 anni. Purtroppo non è andato a buon fine perchè al momento di ricavare la filettatura interna M22x1,5 le fibre del legno si strappavano invece che tagliarsi.
Il secondo esperimento l'ho fatto con un legno molto più compatto e pesante, ricavato ritagliando un tagliere IKEA. Il risultato è stato molto incoraggiante, la lavorazione molto più facile e precisa (purtroppo non ho fatto neanche una foto). Probabilmente il legno era molto impregnato di collanti che lo rendevano più simile a una plastica che a un legno naturale. Portando in giro la torcia mi sono accorto di un grave difetto: un oggetto in legno cambia di dimensioni a seconda dell'umidità dell'aria. In particolare un giorno ho fatto una gita in montagna con un clima molto secco. Il corpo della torcia restringendosi ha chiuso il contatto della batteria accendendo il LED. Me ne sono accorto solo dopo un po' perchè la torcia era diventata calda stando accesa in tasca. Dopo essermi accorto di questo curioso fenomeno ho fatto delle misure scoprendo che tra clima secco e clima umido, il corpo della torcia lungo poco meno di 80mm, cambia di lunghezza di quasi 2 mm!
Il terzo tentativo è mirato a risolvere questo problema. Si tratta di un'anima filettata in alluminio al cui esterno è incollato il legno. E' una soluzione un pochino più complicata, ma oltre a garantire una stabilità dimensionale offre notevoli vantaggi in termini di robustezza. Il filetto infatti è ricavato nell'alluminio, il forellino posteriore a cui si possono attaccare le chiavi è fatto nell'alluminio e non nel legno, e anche sedendosi sopra non si rischia di sfondare l'altrimenti fragile corpo in legno (cosa che è successa al secondo tentativo IKEA).
Dopo aver lavorato l'anima in alluminio, ho forato e alesato il legno grezzo, quindi l'ho incollato all'anima tramite adesivo epossidico. Successivamente ho preso il pezzo tra le punte e lavorato l'esterno. Dopo la lavorazione ho carteggiato grossolanamente, quindi dato tre mani di colla cianacrilica con il pennellino e carteggiato finemente la colla. Il risultato è una superficie lucida e molto dura, nonchè perfettamente resistente all'acqua.
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