sabato 31 gennaio 2015

N°1



Inizio 2007




Materiale: alluminio
Led: Philips Luxeon K2
Batteria: 2x CR123A
Circuito: nessuno (direct drive)
Livelli: 1 solo, circa 200 lm.


Questa è per me l'equivalente della "Numero Uno" di Paperone, la mia prima torcia a led completamente costruita da me!

E' realizzata con un pezzo di alluminio di scarto lavorato al tornio per ospitare 2 CR123A e un bussolotto di alluminio su cui è incollato il LED, un Luxeon K2 della Philips. Un anello seeger tiene in sede la finestra in plastica, adattata da quella di una mag-lite, un'ottica TIR acquistata insieme al led e la bussola che porta il led, il contatto elettrico e una piccola resistenza. All'altra estremità si trova un tappo di plastica che contiene una molla recuperata da una stampante, che una volta avvitata fino in fondo chiude il circuito con il corpo in alluminio. Non c'è nessuna guarnizione o tenuta che la rende resistente all'acqua.

La torcia è direct-drive, non c'è circuito di alimentazione: all'epoca non si trovavano da nessuna parte, se non di forma rettangolare e comunque troppo grossi per entrare in una torcia. Anzi, in tempi più recenti ho rimosso anche la resistenza alimentando il led con tutta la corrente che una CR123 può erogare. Il bello di questa configurazione è che la torcia non si scarica mai del tutto, ma diminuisce pian piano di luminosità e consuma sempre di meno. Il risultato è che con due batterie anche praticamente scariche un pochino di luce viene fuori sempre, e dura parecchie ore se non giorni!

L'angolo di illuminazione è un ottimo compromesso tra “flood” e “throw”, il che la rende una torcia incredibilmente versatile e comoda da usare sul campo. Il tappo posteriore è abbastanza grosso da essere stretto con anulare e mignolo in modo da azionare la torcia con una mano sola.

Il fatto che il principio di funzionamento sia così spartano, la rende una torcia indistruttibile. Di tutte quelle che ho costruito questa è di gran lunga la più “vissuta”, nonostante ciò non ha perso un colpo in tutti questi anni di utilizzo sul campo e non vedo come potrebbe potenzialmente rompersi.
















mercoledì 28 gennaio 2015

HELLO WORLD!


Questo blog nasce con l'idea di raccogliere tutte informazioni sulle torce a LED che ho costruito in questi anni. In questo primo post voglio raccontare la storia del mio hobby di costruire torce a LED.

L'avventura è cominciata nel 2006, ormai 8 anni fa. Il top della torcia all'epoca era la Surefire con la lampadina allo xeno, che faceva 200-300 lumen di luce consumando 2 cr123A in 15 minuti. Per me è sempre stato l'oggetto del desiderio, ma era decisamente fuori budget sia come costo della torcia, sia come costo delle batterie. Inoltre ero molto affezionato alla mia Mag-LITE AA rossa, che ha accompagnato le mie avventure per almeno 10 anni! Il mercato si stava pian piano riempiendo di piccole torce cinesi con 3 o più led da 5mm che avevano ormai soppiantato le comuni torce con la lampadina a incandescenza.






I led ad alta potenza erano appena nati e io, da studente universitario, ne sono rimasto subito affascinato dalle potenzialità: l'idea di costruirci una torcia è venuta immediatamente. In Italia nessuno li vendeva, per cui ho cominciato a comprarne qualcuno su eBay, dal Canada. I più facilmente reperibili e anche più facili da utilizzare, per via dei piedini saldabili, erano i Philips Luxeon K2, 1500 mA per fare 200 lumen. Con gli occhi di oggi l'efficienza (lumen/watt) era decisamente scarsa, ma rispetto alle lampadine ad incandescenza rappresentava una vera rivoluzione! Per recuperare qualche soldo per i vari esperimenti (di led ne ho bruciati più di uno!) mi sono inventato un piccolo business. Preparavo delle piastrine di alluminio che montavano un K2 e un circuito di alimentazione (uno stabilizzatore di corrente LM317) e le rivendevo su eBay a chi voleva una luce a led da alimentare a 12v ma non sapeva nulla di elettronica. La piastra in alluminio serviva sia come montaggio meccanico che come dissipatore di calore per il led e il regolatore. Ne ho venduti una 15ina a 20€ l’uno.






Qualche mese dopo, tramite un compagno di corso, ho avuto accesso a un tornio. Da studente di meccanica sono sempre stato affascinato alle macchine utensili, e possedere un tornio è rimasto un sogno per vari anni prima di diventare realtà. La prima torcia realizzata risale al 2007, nata senza un vero progetto durante qualche notte passata a tornire e bere birra a casa di questo mio amico. Questa torcia, che oggi mi sembra incredibilmente rozza, è stata il mio orgoglio per parecchio tempo. Faceva una luce paragonabile a una Surefire, con una durata delle batterie incredibilmente superiore e una tonalità di luce fredda molto gradevole.






Parallelamente mi sono costruito anche una torcia frontale costituita da un porta batteria AA, una fascia elastica, e un led Luxeon k2 senza alcuna ottica, il tutto incollato con colla a caldo. Anche quella ora sembra incredibilmente brutta, ma mi è stata utilissima, e mi è servita a capire quanto siano comode le torce frontali flood, tutt'ora le mie preferite.






Passati 4 anni, nell'estate 2011, dopo essermi sposato e aver comprato casa, sono riuscito a ricavare un angolo-officina nella casetta di legno in giardino per poter installarci un tornietto da banco. L'ho comprato nuovo dall'Inghilterra anche se è di origini cinesi, come tutti i torni di piccola taglia. Appena è arrivato l'ho smontato, pulito e messo a punto togliendo bave, regolando i lardoni e raschiettando le guide.






L'avvento del tornio ha dato il via a una serie di realizzazioni via via sempre più raffinate. Oltre ai progressi nella parte meccanica, ho in questi anni affinato la mia conoscenza di led e circuiti di alimentazione, nonché dei vari tipi di batterie. Ho anche selezionato, dopo parecchi errori, una serie di fornitori affidabili per led e componenti quali pulsanti, ottiche e guarnizioni. Oltre a lavorare la parte meccanica, in alluminio o acciaio inox, ho imparato a tornire vetronite e circuiti stampati già montati (per adattarli se necessario), lavorare il vetro per realizzare finestre su misura, tornire i led montati sulla "stella" per centrarli al centesimo rispetto alla parte meccanica. Ho imparato anche ad anodizzare l'alluminio in colorandolo di nero o altri colori. Ultimamente sto sperimentando con la costruzione di piccole molle e lo stampaggio di componenti in plastica (HDPE).

L'idea con cui parto è di scrivere un post ogni volta che costruisco una nuova torcia, ma immagino che il blog poi prenderà la sua forma strada facendo.